Un’analisi importante che aiuta il Grafologo nel scoprire segni soggiacenti alla scrittura è l’esame con luce radente.
Consiste nel puntare una fonte luminosa sul foglio con una inclinazione studiata, in modo che la luce incida sulla carta mettendo in risalto dati nascosti. Questa ispezione può essere fatta con luci a led, con la luce del sole o con le fibre ottiche.
Questo esame permette di identificare particolarità emergenti dalla superficie della carta e la presenza di pressioni e solchi “ciechi” al di fuori delle scritte visibili.
Permette quindi all’occhio attento del Grafologo di cogliere se vi siano tracciati cancellati e se l’intera grafia sia contestuale o se vi siano parti aggiunte successivamente, appoggiando il foglio su un diverso piano di appoggio.
La strumentazione aiuta a vedere le particolarità che sfuggono all’osservazione ad occhio nudo; con questo esame si può, ad esempio, osservare se un tratto apparentemente interrotto sia in realtà stato cancellato con una sovrapposizione e si può osservare se la carta in determinati punti abbia subito maltrattamenti.
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