L’ispezione dei documenti con la luce a infrarossi può essere eseguita con diverse strumentazioni, come microscopi o torce, che hanno predisposta, tramite l’utilizzo di led IR, questa lunghezza d’onda.
Per catturare le immagini significative si procede con un microscopio adatto a tali lunghezze d’onda.
Questo esame deve essere eseguito al buio e per l’occhio umano rientra nello spettro del non visibile (circa da 360 a 760 nanometri).
A seconda della lunghezza d’onda dell’ infrarosso si ottengono effetti diversi sui diversi inchiostri: la colorazione blu è la prima che inizia a scomparire, mentre alcuni neri assorbono l’irraggiamento nel NIR e altri non scompaiono mai. Ciò permette al Grafologo professionista di vedere se la scrittura è stata eseguita con diverse penne o se su un documento risultino alterate alcune parti. L’esempio tipico è la trasformazione del numero zero in un otto.
L’esame agli infrarossi è facile e veloce, non rovina il documento e offre informazioni spesso essenziali, in quanto il rapporto carta- inchiostro è una valutazione importante nella verifica dell’autenticità o dell’apocrifia di un documento.
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