In questi giorni in cui ci laviamo spesso le mani il pensiero va allo scienziato Ignaz Semmelweis.
Ma ricordiamo chi era…
Ignac Fulop Semmelweis (1818-1865), scienziato ungherese. Fu il primo scienziato a scoprire e capire l’importanza di un’adeguata igiene per la prevenzione delle infezioni. Igiene che interessa anche la pratica di lavarsi le mani accuratamente.
Semmelweis approfondì il legame tra scarsa igiene e infezioni batteriche alle madri partorienti, perchè lavorando osservò che fra due reparti quasi identici il tasso di mortalità dei pazienti era diverso. In uno lavoravano gli specializzandi che erano portatori di batteri presi durante le autopsie e nell’altro le ostetriche. All’epoca i medici operavano senza le minime protezioni e, quindi, Semmelweis capì che i batteri presi dagli specializzandi venivano trasportati sui pazienti.
Egli propose quindi agli specializzandi una soluzione igienizzante con cui lavarsi le mani dopo le autopsie. Si trattava di un lavaggio delle mani con cloruro di calce. Questo fece calare il tasso di mortalità post-parto in misura significativa, dall’11% all’1%.
Questa importante scoperta non fu inizialmente accolta con rispetto ed attenzione. Sia da parte dei medici che della comunità scientifica. Era, infatti, difficile ammettere che fossero gli stessi dottori a portare dei batteri che aggravavano i pazienti. Alla scoperta fu data la doverosa importanza solo dopo la morte di Ignac.
Ad oggi, la pratica della buona igiene delle mani è alla base del lavoro negli ospedali e anche nella vita quotidiana.