Il CTU ed il Perito sono chiamati a rispondere a un quesito.
Il Quesito è posto dal Giudice che assegna l’incarico. Esso è solitamente contenuto in un ordinanza o nel verbale di assegnazione incarico e giuramento.
Il Grafologo risponde spesso al quesito di riconducibilità di una firma o di un testo a una data persona. Il CTU avrà a disposizione il documento in verifica e i documenti comparativi da esaminare e comparare.
A lavoro ultimato il CTU dà risposta al quesito posto dal Giudice. Questa risposta può avere varie sfumature a seconda del lavoro eseguito e della qualità/sufficienza dei documenti in questione.
La risposta al quesito può variare dalla possibilità, alla probabilità, alla certezza.
- Possibilità: ad esempio è possibile che la persona A abbia eseguito la scrittura X, ma non vi è alcun segno distintivo la grafia di A nel documento X. Quindi le somiglianze non sono qualitativamente rilevanti seppur presenti.
- Probabilità: potremmo attribuire alla mano scrivente del signor A il testo X, ma non è stato possibile valutare alcuni elementi importanti. Se ad esempio non venisse visionato il documento originale non si potrebbero esaminare pressione e tratto grafico.
- Certezza: il CTU risponde al quesito con la certezza quando ad esempio vi sono somiglianze grafiche rilevanti fra la scrittura del signor A e la firma X e le dissomiglianze (se presenti) sono giustificabili con la variabilità grafica dello scrivente o con elementi certi.
Il Consulente tecnico cerca sempre di giungere ad un giudizio di certezza del parere, ma ciò non è sempre possibile. E’ doveroso essere consapevoli di ciò e fermarsi dove l’esame porta.