Matite o pennarelli? Tanti genitori si chiedono cosa proporre al proprio bambino per fargli sperimentare i primi disegni.
Cosa cambia fra i due strumenti a livello grafico?
Le matite lasciano tracce più leggere e sfumate, i pennarelli tracce nette e decise. Le matite non sporcano, i pennarelli sporcano. Le matite sono di legno, in materiale morbido al tatto, i pennarelli sono duri, in plastica.
Quindi: matite o pennarelli?
Le differenze da evidenziate vanno ben oltre quelle sopra menzionate. Ma l’elemento più rilevante da analizzare è la ripercussione che lo strumento ha sul bambino.
Il bambino che inizia a disegnare lo fa con cautela e scoperta. Egli necessita di suoi tempi, spazi e modi.
Per aiutarlo è consigliato proporre inizialmente le matite colorate.
Perchè?
Le matite permettono al bambino di lasciare una traccia sul foglio a seconda dell’intensità che lui sceglie. La matita permette sfumature diverse. Il bambino che inizia a “scrivere” solitamente lascia una traccia molto debole sul foglio, lascia linee e gesti insicuri e poco premuti. Egli deve ancora imparare a maneggiare lo strumento scrittorio e ad imprimere pressione.
E’ quindi importante che lo strumento che utilizza assecondi queste sue caratteristiche e capacità.
Il pennarello spesso spaventa il bambino che inizia a disegnare, perché lascia subito una traccia netta sul foglio. Non tutti i bambini sono pronti a vedere traccia di sé sul foglio. Il pennarello imprime un segno facile e netto. Il bambino, ancora piccolo, può esserne spaventato perché riceve dallo strumento un’effetto troppo immediato.
Meglio quindi le matite… Colorate, ricche di colori fra cui scegliere e (possibilmente) triangolari per favorire una buona impugnatura.
Le matite permettono al bambino di creare gesti più personali e ricchi durante i suoi primi scarabocchi.
Per il Grafologo la matita è sempre lo strumento migliore per analizzare ciò che sta dietro ad un disegno, sia esso di un bambino o di un adulto.