I bambini ci arricchiscono regalandoci i loro disegni. Sono il loro linguaggio non verbale, tramite il quale trasmettono, a noi adulti, il loro vissuto. Sta quindi a noi saperne interpretare alcune caratteristiche base.
L’impostazione dello spazio nel disegno di un bambino è molto importante. Il bambino decide dove dare avvio alla sua traccia e come occupare il foglio.
Ma cos’è il foglio?
Lo spazio bianco è la realtà in cui viviamo, è l’ambiente conosciuto.
Può essere rilevante quindi osservare se il disegno occupa maggiormente la parte sinistra o la parte destra del foglio. Vi sono bambini che riempiono il foglio appieno ed altri che occupano solo un piccolo spazio. Ve ne sono alcuni che sembrano eseguire una prescrittura nella parte alta del foglio ed altri che lasciano delle deboli tracce nella parte inferiore di esso.
Tutti gli elementi che riguardano l’impostazione spaziale del disegno sul foglio sono da analizzare in parallelo agli altri elementi grafici, quali la pressione, il tratto, la scelta dei colori e la forma delle tracce.
L’impostazione spaziale del disegno può rappresentare una situazione momentanea o essere un indice importante di lettura nel tempo. Se un bambino esegue sempre il proprio disegno nella parte inferiore/destra del foglio questo avrà un significato rilevante. Se ciò è ripetuto più volte nel tempo rappresenta un elemento connotativo.
Quando i genitori portano i disegni dei loro figli al Grafologo è importante che abbiano già precedentemente osservato questi elementi. A volte la raccolta del disegno viene fatta davanti al Grafologo, in modo da interagire col bambino e poter richiedere il perché di alcuni segni grafici.