Al Grafologo peritale-giudiziario capita di imbattersi in scritture con tremore. Egli deve essere attento e scrupoloso per cercare di capire da cosa siano dovuti questi tremori. Per malattie? Per il freddo? A causa della senilità? O sono simulati?
Vi sono diversi tipi di tremori.
Essi sono uno degli elementi grafici più studiati, approfonditi e oggetto di ricerche continue in ambito peritale.
I tremori veri in cui il Grafologo può imbattersi sono:
– tremori orizzontali: le persone con Parkinson presentano una scrittura con tremori orizzontali. Essi attraversano cioè solo le aste verticali delle lettere, ma non intaccano i segni orizzontali. La forma resta quella abituale, anche se appare meno leggibile. Le lettere sembrano smerlate, la scrittura si rimpicciolisce, ci sono spasmi e scatti. Il tratto diventa pastoso. Spesso si trovano irregolarità di inclinazione e di occupazione spaziale.
– tremori verticali: l’alcolismo e le intossicazioni da droghe portano ad avere una grafia con tremori perlopiù verticali. Questi si trovano quindi nelle aste orizzontali della scrittura (ad esempio nel taglio della lettera T che non sarà tonico e dritto ma tremolante).
– tremore misto: è il tremore senile. In questo caso il tremore è misto ed è dovuto all’invecchiamento cerebrale. Non interessa un solo tipo di oscillazioni, ma queste sono varie ed ampie. Molti anziani, per farle passare inosservate, tendono a rimpicciolire la scrittura, cercando di controllare maggiormente la grafia. In questi casi si nota una scrittura rimpicciolita, rallentata, esitante. Vi è incertezza nella pressione, impastamenti di inchiostro. Vi sono gesti parassiti (trascinamenti del gesto) e ovali e legamenti angolosi.
E i tremori simulati?
I falsari tendono a far tremare tutta la scrittura, con un tremore continuo, senza senso…se non quello di falsificare! Contrariamente ai tremori patologici questi si trovano di più a inizio parola, nei tratti ascendenti o traversi e nei collegamenti.
E’ difficile, se non quasi impossibile riuscire a imitare i veri tremori della scrittura di una persona. Essi non sono volontari, sono spontanei e impregnano il tratto grafico deturbandolo.
In questo caso un abile Grafologo, con gli strumenti opportuni, sarà in grado di cogliere le differenze. Egli deve essere attento, preciso, professionale ed aggiornato.