La nostra scrittura può essere soggetta a varie modificazioni a causa:
– della situazione oggettiva in cui stiamo scrivendo, ovvero il piano di appoggio, il mezzo scrivente utilizzato ed il tipo di carta su cui scriviamo;
– dalla situazione soggettiva del soggetto scrivente (momento in cui scriviamo, stimoli emotivi);
– dall’età dello scrivente;
– dalla situazione nazionale, sociale, culturale, dal modello e dalla didattica scolastica dello scrivente;
– dal desiderio di imitare la scrittura altrui;
– da esigenze di leggibilità;
– dalla ricerca di uno stile proprio ed originale;
– dalla volontà di rispettare un ruolo professionale.
Sono molti, quindi, i fattori che influiscono sulla scrittura a prescindere dal fatto che la grafia può essere modificata anche intenzionalmente, con una variazione temporanea o durevole.
Sta al Consulente Grafologo individuare quelli che sono i tratti artificiali da quelli spontanei, studiando la dinamica dell’attenzione da cui dipende l’introduzione degli elementi intenzionali. Proprio sulla base di questo Klages fornisce tre criteri metodologici:
-
Legge della direzione attentiva:
L’attenzione dello scrivente che modifica volontariamente la propria scrittura è concentrata sugli elementi più rappresentativi, che sono l’inizio parola, le maiuscole, le lettere lunghe, la grandezza, la larghezza e la posizione delle lettere. Sfuggono, invece, all’attenzione quelli che sono gli elementi accessori del grafismo e la scrittura presenterà delle rigidezze che turbano la naturalezza dando l’impressione di un “atto grafico” più che di un “gesto grafico”.
-
Legge della difficoltà riproduttiva delle proprietà grafiche
Lo scrivente farà fatica a reprimere una caratteristica grafica quanto più questa appartiene all’immagine espressiva della volontà, in quanto la volontà di modificare la propria scrittura è dovuta a uno sforzo per introdurre elementi non personali e le caratteristiche grafiche che verranno introdotte saranno proprio quelle attinenti alla volontà (pressione forte, strettezza, verticalità, distacchi, angoli, arcate, magrezza, sinistrorsità, regolarità, lentezza). Difficilmente riscontreremo delle caratteristiche attinenti al rilassamento e alla liberazione.
-
Legge delle modificazioni con concomitanti
Lo scrivente nel modificare la propria scrittura immetterà nel grafismo elementi dello sforzo compiuto, in quanto vi è fisiologicamente l’aumento della tensione muscolare.
Il Consulente Grafologo deve tener conto di tutto ciò quando valuterà le ipotesi e redigerà il bilancio comparativo.
Al seguente link un articolo sulle leggi di scrittura di Solange e Pellat.