Molti insegnanti e genitori si trovano a osservare la scrittura dei bambini chiedendosi “perché scrive così male?”
La disgrafia si manifesta come una difficoltà da parte del bambino di scrivere in maniera leggibile, ordinata, calligrafica. E’ spesso indice di maldestrezza nell’utilizzo dello strumento scrittorio o di disordini della coordinazione motoria fine.
Il Grafologo tramite lo studio della grafia e l’utilizzo delle tavole specifiche di analisi, può valutare il grado e il tipo di disgrafia.
Spesso la disgrafia è dovuta a metodologie didattiche imprecise in fase di apprendimento della scrittura. Per questo motivo, applicando un metodo preciso al più presto, è possibile la rieducazione della scrittura in un soggetto disgrafico.
La rieducazione è impegnativa per il ragazzo che si deve incontrare con il Grafologo per uno o due pomeriggi a settimana, con lezioni di un’ora. Inoltre vi sono diversi esercizi da eseguire anche a casa per consolidare gli apprendimenti. I tempi di intervento variano da soggetto a soggetto, possono quindi durare da qualche mese a un anno.
Il lavoro consiste nel prendere abilità col gesto scrivente e ricostruire forme scrittorie attraverso percorsi di scorrevolezza, fluidità e chiarezza, che sono studiati e proposti ‘su misura’ del bambino.