Émile Édouard Charles Antoine Zola
Zola: «Dietro le mie azioni non si nascondono né ambizione politica, né passione di settario. Sono uno scrittore libero, che ha dedicato la propria vita al lavoro, che domani rientrerà nei ranghi e riprenderà la propria opera interrotta […] E per i miei quarant’anni di lavoro, per l’autorità che la mia opera ha potuto darmi, giuro che Dreyfus è innocente… Sono uno scrittore libero, che ha un solo amore al mondo, quello per la verità…»
Emile Zola visse dal 1840 al 1902 in Francia. E’ stato scrittore, giornalista, saggista, critico, letterario, filosofo e fotografo francese.
Fu considerato uno dei maggiori esponenti del naturalismo e uno dei romanzieri francesi più apprezzati, pubblicati, tradotti e commentati in tutto il mondo.
Zola descrisse la società del Secondo Impero nelle sue diversità. Ne evidenziò la durezza nei confronti dei lavoratori, le sue turpitudini, ma anche i suoi successi. Con il suo acuto senso del dettaglio e della metafora efficace, con il ritmo delle sue frasi e le sue costruzioni narrative, fu in grado di creare un potente mondo immaginario, abitato da domande angosciate sul corpo umano e sociale.
Gli ultimi anni della sua vita furono segnati dal coinvolgimento nell’affare Dreyfus. Nel 1898, la pubblicazione sul quotidiano L’Aurore, dell’articolo “J’Accuse…!”, gli costò una causa per diffamazione e l’esilio a Londra lo stesso anno. Zola intervenne con passione nell’affare Dreyfus in difesa dell’accusato, il capitano Alfred Dreyfus.
In contrasto con la sua attività sociale contro le diversità, si rifiuta di aderire con la sua firma ad una petizione che chiede la grazia per lo scrittore britannico Oscar Wilde, condannato nel 1894 ad un periodo di prigione di tre anni per omosessualità. Zola, che aveva conosciuto Wilde insieme ad André Gide forse declinò l’invito anche a causa del fatto che l’autore del Dorian Gray aveva stretto amicizia con alcuni dei nemici di Dreyfus.
Vediamo la firma di Emile Zola:
Una grafia ricca di chiaro scuri e di alternanze di spessore dei tratti. La firma è grande in dimensione e vi una importante occupazione della zona inferiore e superiore tramite gesti a nastro. Seppur nella loro semplicità le lettere sono curate e ricombinate. Sono presenti stacchi tra lettere e gestione variabile degli ovali in zona media. Angoli e gesti a nastro si armonizzano in un rapporto di costrizione-liberazione ideale.